COMUNICATO ADU 19/08/2022

Il direttivo di ADU Roma ha appreso, nella settimana di ferragosto, dai social e dal passaparola
tra Colleghi, della emissione di un provvedimento con il quale il Presidente del Tribunale di Roma, Dr.
Roberto Reali, il giorno 11 agosto 2022, <<sospende a decorrere dal 15 ottobre 2022, per sei mesi,
l’assegnazione dei processi di competenza collegiale provenienti dall’udienza preliminare
>> e
<<rimette alla valutazione dei Presidenti di sezione l’opportunità di rimodulare la fissazione dei
processi, avvalendosi dello spazio determinato dalla sospensione
>>.
Detto provvedimento si giustificherebbe con la necessità di sopperire ad una <<scopertura di
presenze dei magistrati rispetto all’organico pari al 14,51%
>> che, stante l’asserita carenza anche di
magistrati onorari (che potrebbero contribuire all’integrazione dei Collegi, quanto meno nella trattazione
di alcune tipologie di processi), non potrebbe essere assolta con un provvedimento di contenuto diverso
da quello emesso.
Adu Roma esprime pubblicamente il proprio disappunto rispetto a quanto disposto e
si riserva di attivarsi nelle opportune sedi, nella denegata ipotesi in cui detto provvedimento
non venga celermente revocato.
La decisione assunta dal Presidente lede infatti enormemente i diritti delle parti di tutti i processi
che avrebbero potuto (e dovuto!) essere trattati nel lasso temporale del proclamato blocco. E ciò anche in
considerazione dei molteplici rinvii delle udienze e degli inaccettabili ritardi nella fissazione dei
procedimenti a causa dell’emergenza pandemica.
Il provvedimento è infatti illegittimo sia per ciò che concerne la trattazione dei nuovi processi
provenienti da udienza preliminare, sia per quanto riguarda quella dei processi già fissati che, alla luce
della possibile rimodulazione nell’arco temporale stabilito, potrebbero subire slittamenti di qualche mese.
Questo è inaccettabile!



E lo è ancor di più laddove si consideri che detto provvedimento, il cui contenuto non è stato
condiviso con le associazioni di categoria, che ben sarebbero state liete di contribuire ad addivenire ad
una soluzione maggiormente idonea a tutelare i diritti di tutti (magistrati, cittadini e avvocati), è stato reso
esecutivo nella settimana di maggiore stallo che investe il periodo di sospensione feriale dei termini
processuali.
Detta circostanza rende inevitabilmente la decisione assunta, oggettivamente non condivisibile nei
suoi contenuti e nelle sue modalità di diffusione (rectius di non diffusione), altresì irrispettosa nei
confronti della nostra categoria che, quotidianamente e con grande difficoltà, si reca nelle aule di giustizia
animata dal medesimo obiettivo dei magistrati: tutelare al meglio i diritti dei cittadini che si trovano, a
qualunque titolo, a dover affrontare la laboriosa macchina del processo penale.
Il direttivo ADU Roma